Formato il Registro degli Operatori Compro Oro, l’Organismo degli agenti e mediatori (OAM) ha reso noti i dati sugli operatori iscritti. Il Registro è uno strumento per contrastare il riciclaggio di beni e denaro e garantire i consumatori nella compravendita di oggetti preziosi usati.
F&S ne parla con Nunzio Ragno, esperto antiriciclaggio e tributarista e Presidente dell’Associazione Nazionale Tutela Il Comparto Oro.
L’introduzione del Registro rende possibile sia il censimento e monitoraggio costante di tutti gli operatori compro oro a livello nazionale, sia il contrasto dei fenomeni di riciclaggio di beni e denaro che facilmente possono alimentarsi in questo settore. E i consumatori sono più tutelati?
“I consumatori, che intendono monetizzare i propri monili usati per ricavarne un ricavo in denaro, possono verificare attraverso la libera consultazione del Registro se il soggetto risulta iscritto e abilitato all’esercizio dell’attività. Questo, da un lato, si traduce in una maggiore garanzia e trasparenza che può assicurare un equo compenso a fronte degli oggetti ceduto, dall’altro, consente al consumatore finale di partecipare attivamente al contrasto dei fenomeni di riciclaggio”.
Quanti sono gli iscritti ?
“Risultano ufficialmente iscritti al Registro dei “Compro Oro” 3199 operatori che si dividono, quasi per metà, in soggetti persone fisiche e soggetti persona giuridica: stiamo parlando di un numero di soggetti che esercita la specifica attività di compro oro in 5500 sedi operative dichiarate su tutto il territorio nazionale. Mancano ancora all’appello una considerevole mole di soggetti economici che, svolgendo effettivamente l’attività di commercio di preziosi usati, anche in forma secondaria, occasionale sotto forma di permuta, non hanno provveduto all’iscrizione prevista dalla legge”.
Quali categorie di soggetti formano attualmente il Registro?
“Ne fanno e ne devono far parte tutti i soggetti che intendo esercitare la compravendita di preziosi usati tra cui Compro Oro, Gioiellerie, Orafi, Operatori Professionali in Oro iscritti alla Banca d’Italia, che al di là della loro qualifica, o in modo principale e/o accessorio esercitano questa attività commerciale. A livello territoriale, si attesta un maggior numero di soggetti iscritti in Lombardia, Lazio e Piemonte, ciascuna con il 17, 10 e 9 % del totale delle iscrizioni. La Puglia e la Basilicata, invece, contano complessivamente il 7% circa delle iscrizioni al Registro”.
Intervista Gazzetta 12-02-2019 (252.2 KiB)