RESPONSABILITA’ ANCHE DEL CEDENTE CON DICHIARAZIONE D’INTENTO FALSA
Il cedente di un esportatore abituale potrebbe essere chiamato a specifiche responsabilità e a versare l’IVA in caso di lettere d’intento false.
Con la Sentenza n. 4593 del 06 marzo scorso, la Corte di Cassazione ribadisce che il cedente è tenuto al versamento dell’IVA sulle operazioni effettuate senza applicazione d’imposta IVA in forza di dichiarazioni d’intento rivelatesi false, salvo dimostrare, successivamente, di aver adottato tutte le misure idonee a escludere che le operazioni lo potessero rendere partecipe di una frode IVA.
