Sui rispettivi siti web sono stati pubblicati rispettivamente la Relazione Annuale del CSF e i Dati Statistici sul I° semestre 2016
Nell’esercizio delle proprie prerogative e funzioni il CSF ha predisposto la “Relazione sulla valutazione delle attività di prevenzione del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo”, pubblicato lo scorso 20 ottobre sul sito web del Dipartimento del Tesoro del Ministero dell’Economia e delle Finanze, e inviata dal Ministro Pier Carlo Padoan al Parlamento.
Nella Relazione si riporta l’attività svolta da tutti i soggetti istituzionali (MEF, UIF, ecc.) impegnati nell’attività di vigilanza e monitoraggio dell’efficacia dei presidi di prevenzione del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo.
Il documento, chiarisce il MEF, mette in luce come in Italia esista un efficace sistema di prevenzione del rischio e di rilevazione delle violazioni grazie alla rete di collaborazione costituita da soggetti pubblici ma anche da privati. In particolare si sottolinea come il sistema delle segnalazioni di operazioni sospette (SOS) da parte dei soggetti obbligati abbia permesso di creare un circuito che ha reso sempre più complessa e costosa l’operazione di riciclaggio del denaro proveniente da reato.
La Relazione, inoltre, presenta anche i dati relativi alle sanzioni amministrative pecuniarie irrogate dal Dipartimento del Tesoro che nel 2015 ammontano a complessivi 54,3 milioni di euro.
Il Ministero, altresì, rende nota l’“Analisi nazionale dei rischi di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo” (la prima risale al 2014), svolta dal Comitato di Sicurezza Finanziaria in applicazione della “Raccomandazione 1 del GAFI-FATF”, finalizzata all’individuazione delle minacce di riciclaggio di danaro e di finanziamento del terrorismo. Da codesta situazione analizzata, prende le mosse per la definizione delle strategie da attuare frutto dell’individuazione delle misure comuni adottate di contrasto dei fenomeni criminosi che minano la vulnerabilità del sistema nazionale di prevenzione, investigazione e di repressione di tali fenomeni.
Il Comitato di Sicurezza Finanziaria (CSF), infatti, costituito dal Governo con il Decreto Legge 12 ottobre 2001, n. 369, convertito nella Legge 14 dicembre 2001, n. 431, nell’assolvimento della sua funzione di monitoraggio del funzionamento del sistema di prevenzione e controllo del sistema sanzionatorio dei reati di finanziamento del terrorismo e del riciclaggio, si pone come il punto di raccordo fra tutte le amministrazioni ed enti operanti in questo settore ed è dotato di poteri particolarmente penetranti, come quello di acquisire informazioni in possesso delle amministrazioni in esso rappresentate, anche in deroga al segreto d’ufficio.
Nello stesso mese di ottobre, l’Unità di Informazione Finanziaria (UIF) ha pubblicato i dati statistici del primo semestre del 2016 da cui emerge che l’UIF in tale periodo ha ricevuto 52.049 (rispetto alle 82.248 di tutto il 2015) segnalazioni di operazioni sospette (SOS). Il dato risulta essere in notevole incremento rispetto al primo semestre dell’anno precedente; infatti, risulta incrementato del 33,6%, di cui una parte è riconducibile alle operazioni di voluntary disclosure. Per tali motivi, il numero più consistente delle Segnalazioni di Operazioni Sospette provengono dalla Lombardia e, in genere, dalle regioni del nord.
Dalla natura delle operazioni da cui sono generate le segnalazioni ne riviene che l’incremento è spiegato dalla partecipazione più attiva di alcune categorie di professionisti; infatti, le segnalazioni effettuate da commercialisti e avvocati, sia singoli che associati, sono passate dalle 158 (5.979 per tutto il 2015) del primo semestre 2015 alle 3.467 del corrispondente periodo del 2016.
Le segnalazioni di sospetto finanziamento del terrorismo, invece, sono aumentate in maniera rilevante, anche se il loro numero assoluto resta naturalmente contenuto; nel semestre ne sono state ricevute 306, a fronte delle 273 pervenute nell’intero 2015.
Nel semestre di riferimento in esame, altresì, le Segnalazioni Antiriciclaggio Aggregate (SARA) sono rimaste sostanzialmente stabili in termini di importo. Risultano diminuiti i bonifici da paesi a fiscalità privilegiata o non cooperativi, nella cui lista è entrata la Bosnia Erzegovina a seguito dei risultati della valutazione di giugno 2015 del GAFI.
Infine, dal documento dell’UIF, si apprende che L’Unità ha complessivamente analizzato e trasmesso agli Organi Investigativi oltre 52.000 segnalazioni (circa 12.000 in più rispetto al medesimo periodo dell’anno precedente) e ha adottato 17 provvedimenti di sospensione di operazioni sospette ai sensi dell’articolo 6, comma 7, lettera c) del d.lgs. 231/07, per un valore di complessivi di 7,2 milioni di euro. Nel semestre, la UIF ha ricevuto 119 richieste di informazioni da parte dell’Autorità Giudiziaria e ha inviato alla stessa 246 note di risposta, trasmettendo 618 segnalazioni.
Il dato conclusivo che emerge dai rapporti dei due organi, di vigilanza il primo e di gestione il secondo, è l’intensificazione dell’attività e della sensibilità al fenomeno degli organi preposti e l’incremento delle segnalazioni e della cooperazione passiva dei soggetti obbligati che spesso, per timore di subire la scure delle aspre sanzioni antiriciclaggio, inviano la segnalazioni poco sospette per motivi cautelativi più che collaborativi.
Articolo Antiriciclaggio Mef (112.1 KiB)