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TRA CONCORRENZA E CALO QUOTAZIONI CRISI COLPISCE ANCHE “COMPRO ORO”

IGN AdnKronos

Adnkronos – L’allarme lanciato dal presidente dell’Associazione nazionale ‘Tutela I Compro Oro’, Nunzio Ragno. La crisi comincia a intravedersi anche per i ‘Compro Oro’. Un settore che, proprio nella difficile congiuntura economica, ha trovato terreno fertile e si è diffuso in modo esponenziale, forte dell’appeal esercitato su quanti hanno fatto ricorso alla possibilità di monetizzare denaro in maniera immediata e semplice.


E proprio l’espansione di questi esercizi commerciali di ‘nuova generazione’, con una concorrenza sempre crescente, unita al calo del prezzo dell’oro, avrà diverse conseguenze sul settore. A lanciare l’allarme il presidente dell’Associazione nazionale ‘Tutela I Compro Oro’, Nunzio Ragno.

“L’ascesa dei ‘Compro Oro’ è stata rapida e palpabile: numerosi cartelli pubblicitari hanno invaso le città insieme a decine di punti di acquisto d’oro usato”, ricorda, sottolineando come i numeri diano chiaramente il senso di questo fenomeno: il rapporto è di un negozio ‘Compro Oro’ ogni 4 mila abitanti per un totale di esercenti l’attività (comprese le classiche 13-14 mila, gioiellerie e oreficerie) di 35 mila sul territorio nazionale.

“Le quotazioni ‘invitanti’ dell’oro e la necessità di liquidità – spiega – hanno indotto molti cittadini a rivolgersi ai ‘Compro Oro’ per disfarsi di oggetti spesso inutilizzati o dismessi creando, così, intorno al settore, un alone di interesse da parte di molti che hanno intravisto (fondatamente!) ottime opportunità di guadagno. Le previsioni erano corrette: infatti, questi negozi hanno registrato fino ad oggi fatturati elevati e buone prospettive di guadagno, anche se in relativo calo rispetto a qualche anno fa, quando la diffusione era appena esplosa e la concorrenza era numericamente inferiore”.

Ma proprio l’esponenziale aumento dei punti vendita ha rappresentato un primo elemento di destabilizzazione per il settore: “La concorrenza – avverte Nunzio Ragno – è aggressiva e agguerrita, spesso anche sleale e dannosa. Il cittadino/consumatore, spesso ignaro di quali possano essere le modalità operative deontologicamente corrette, si lascia impressionare da valutazioni leggermente più elevate, senza tener conto di altri fattori che, invece, sono importanti e offrono garanzia di tutela per il consumatore”.

Ma non solo. “Alla concorrenza spietata che colpisce il settore – prosegue – va aggiunto un ulteriore, recente, elemento di difficoltà per la categoria dei ‘Compro Oro': le quotazioni dell’oro sono in netto ribasso, ridottesi nel giro di qualche giorno, dal 12 al 15 aprile, di oltre 7 euro a grammo. Ciò ha determinato conseguenze ad effetto immediato e altre ne produrrà a medio termine”.

“Il calo del prezzo dell’oro così ampio e repentino e il fermo cautelare di 10 giorni – rimarca – hanno provocato una perdita o un minor ricavo, considerando il prezzo di acquisto nei 10-15 giorni precedenti al calo e il prezzo di vendita successivo al calo. L’altro effetto, a medio termine, sarà rappresentato dalla minore ‘appetibilità’ del cambio di oggetti preziosi da parte dei privati cittadini, con conseguente riduzione del volume d’affari per i ‘Compro Oro'”.

Dunque, l’effetto congiunto dell’aumento esponenziale del numero dei ‘Compro Oro’ e il calo del prezzo dell’oro avrà diverse conseguenze sul settore. “Il primo effetto – assicura il presidente dell’Associazione nazionale ‘Tutela I Compro Oro’ – sarà, sicuramente, la depurazione della categoria dagli ultimi avventurieri e avventizi che, attratti dai facili ed elevati guadagni ventilati sui vari giornali e riviste, si troveranno di fronte alla dura realtà, con il peso dell’investimento e, senza una solidità finanziaria-patrimoniale, subiranno inevitabilmente l’effetto dell’urto”.

“L’altra possibile conseguenza – continua – può essere la valutazione, da parte dei ‘Compro Oro’ tradizionali, di affiancare alla rivendita a fonderia quella al consumatore finale degli oggetti raccolti, che conservano ancora un certo valore commerciale e che, dopo opportuna riparazione, modifica e lucidatura, potranno essere reimmessi in commercio ricavando più del valore in metallo in sé contenuto”.

“Data la licenza in possesso dei ‘Compro Oro’ e i requisiti dei locali, la trasformazione non comporterà rilevanti adempimenti ed esborsi monetari, tali da impedire codesta evoluzione dei ‘Compro Oro’ in negozi dell’outlet dell’oro, che dipenderanno esclusivamente dalla capacità tecnica in oreficeria dei commercianti”, conclude.

dott. Nunzio RagnoIntervista al: dott. Nunzio Ragno
Presidente Associazione Nazionale “Tutela I Compro Oro”
dottore commercialista – revisore legale dei conti

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