Si è tenuto a Roma il primo incontro tra l’Antico, Associazione nazionale tutela il comparto oro, e l’Abi, Associazione bancaria italiana, organizzato per analizzare le problematiche riferite all’accesso degli operatori in oro (compro oro, operatori professionali in oro, gioiellieri, artigiani orafi e altri) ai servizi bancari.
“Non possiamo accettare che le banche respingano di default le richieste di accesso ai servizi bancari avanzate dagli operatori di settore. Proprio per questo stiamo cercando, grazie anche all’intervento e alla collaborazione di Abi, di individuare le opportune soluzioni operative in modo da risolvere le attuali criticità. L’obiettivo comune resta, da un lato quello di tutelare gli operatori compro oro che, per esercitare la propria attività, devono necessariamente utilizzare un conto corrente dedicato, dall’altro quello di consentire agli istituti bancari di operare nel pieno rispetto delle normative antiriciclaggio e delle istruzioni fornite dal Banca d’Italia”.
Alla delegazione dell’Abi Ragno ha esposto l’impatto del fenomeno ostruzionistico delle banche che, “oltre a ledere un diritto soggettivo degli operatori di settore, danneggia inevitabilmente l’economia globale del nostro paese e i privati cittadini ai quali viene limitato l’accesso a una fonte di approvvigionamento di risorse liquide. Abbiamo altresì fatto presente ai rappresentati dell’Abi che tali condotte ostruzionistiche si ripercuotono negativamente anche sul mercato del lavoro e sull’occupazione. Se si considera, infatti, che le unità locali attualmente iscritte presso il registro tenuto dall’Oam sono circa 6.000, corrispondenti a poco più di 3.500 imprese, e che in ogni unità opera almeno un preposto, le ricadute dell’inspiegabile chiusura conti con eventuale e conseguente cessazione dell’attività specifica, provocherebbero potenzialmente 6.000 nuovi disoccupati, meno gettito erariale e disagio sociale”.
In attesa che venga superata l’impasse le tematiche oggetto dell’incontro, insieme ad altre, saranno trattate nel convegno organizzato dall’Antico il prossimo 12 dicembre a Bologna, alla presenza di esperti e varie autorità coinvolte nelle attività di regolamentazione, vigilanza e controllo del comparto aurifero, quali l’Organismo degli agenti e dei mediatori (Oam), la Guardia di Finanza (GdF), l’Agenzia delle Entrate (AdE), il Ministero dell’Economia e delle Finanze (Mef), l’Unità di Informazione Finanziaria (Uif), tra le quali è stata invitata anche l’ Associazione bancaria Italiana.