A partire dal 5 luglio 2017, data dell’entrata in vigore del Decreto Legislativo n° 92 del 25 maggio 2017, il settore del commercio degli oggetti in oro e dei preziosi usati ha assistito ad un brusco calo dei volumi d’affari e ad una conseguente paralisi delle attività. A diffonderlo i tanti Operatori in Oro facenti parte del gruppo A.N.T.I.C.O., che dinanzi ai nuovi scenari legislativi subiscono negativamente la previsione sancita dall’art. 4, co. 2 del D.lgs n° 92 in materia di limitazione all’utilizzo del contante; limite che, da € 3.000,00 (vigente dal 2016 per tutte le categorie economiche di impresa), è stato ridotto, in maniera alquanto discriminatoria e incostituzionale, solo ed esclusivamente per l’attività di compro oro, a € 500,00.
L’esercizio dell’attività di Compro Oro, che già da qualche anno a questa parte ha accusato una forte tendenza negativa a causa dell’evoluzione del mercato e delle esigenze dei consumatori, sta divenendo insostenibile anche dal punto di vista operativo; la limitazione all’utilizzo del contante fissata a € 500,00 rappresenta, infatti, una disposizione fuori portata in relazione alle necessità dei privati cittadini che intendono liberarsi dei propri monili preziosi per ragioni di necessità economica e di liquidità immediata. Oltretutto, tale previsione, potrebbe indurre gli operatori obbligati al ricorso di pratiche commerciali illecite e fuori dalle norme.
Anche a seguito di precedenti azioni volte all’innalzamento del limite all’utilizzo del contante, alle quali non è stato dato riscontro (esposto alla Presidenza della Repubblica), A.N.T.I.C.O. ha recentemente reso noto alle Istituzioni competenti, attraverso un confronto de visu, la paralisi delle attività esercitate da parte di vari soggetti che si sono autosospesi dal commercio di oggetti preziosi usati a causa del forte timore riveniente dall’incertezza normativa e dall’utilizzo del contante, nonché la restrizione dei volumi d’affari registrati con conseguente condotte illecite che vanno oltre ogni previsione normativa. A fronte di tale fenomeni e alla luce di tale inibizione all’esercizio dell’attività di Compro Oro, si sta riscontrando, inoltre, una diminuzione delle entrate nelle casse erariali che, gioco forza, incide inevitabilmente sull’economia dello stato.
A tal proposito, l’Associazione, oltre ad intrattenere costantemente, con Il Ministero dell’Economia e delle Finanze e con altre Autorità di Stato, interlocuzioni finalizzate al chiarimento dei punti critici previsti dalla nuova “Disciplina organica di settore”, sta sottoponendo alle medesime istituzioni la primaria necessità di revisionare ovvero emendare il limite all’utilizzo del contante di euro 500,00, di cui all’ art. 4, comma 2, del Dlgs n. 92/2017, riconducendo tale soglia a Euro 3.000,00.
Tuttavia, A.N.T.I.C.O. opera minuziosamente al servizio di tutti gli Operatori associati attraverso la diffusione di linee guida protese a semplificare l’adozione delle nuove misure antiriciclaggio che ad oggi destano ancora lacune strutturali e dubbi operativi; inoltre, il consiglio direttivo dell’Associazione svolgerà ulteriori attività istituzionali che, in assenza di revisioni all’atto legislativo, verranno messe in atto per la tutela e la salvaguardia dei diritti della categoria.
NEWSLETTER N° 17-2017 (595.5 KiB)