1 Articolo Nunzio Ragno Del 19-06-2024 (877.4 KiB)
Uniformare e semplificare le disposizioni normative nel settore dei metalli preziosi e del materiale gemmologico, e istituire norme di regolamentazione secondaria per la filiera orafa e delle pietre di colore attraverso la formazione di un Testo unico in materia e l’istituzione di un Organismo di autoregolamentazione antiriciclaggio per ottimizzare l’applicazione della relativa disciplina. È questo l’ambizioso progetto emerso dal confronto tra operatori e Istituzioni in occasione del convegno organizzato da Antico (Associazione nazionale tutela Il comparto oro) presso la Scuola militare Teulié di Milano.
Il settore dell’oro e degli oggetti preziosi sta assistendo a una vera e propria rimodulazione delle varie attività aziendali, alla luce di dinamiche socio-economiche e dei fattori riconducibili all’evoluzione del mercato in generale. Il tutto, spingendo la collettività degli addetti ai lavori (commercianti di oro, oggetti e pietre preziose) ad ampliare il proprio ambito operativo attraverso la conduzione integrata di più attività tipiche che scontano, contemporaneamente, l’assoggettamento a diverse normative amministrative, fiscali e antiriciclaggio. A cominciare dalla legge 7/2000, al Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza – Rd 773/31 – e alla disciplina antiriciclaggio contenuta nei Dlgs 231/07 e Dlgs 92/2017. Non poche sono le perplessità che i richiamati soggetti riscontrano nell’assolvere, in modo compiuto, gli obblighi di legge previsti a causa della frammentazione e disomogeneità di norme e regolamenti che talvolta innescano l’assunzione di condotte poco trasparenti a discapito del mercato e dei consumatori finali.
Questo è dimostrato, tra l’altro, dagli esiti dei controlli della Guardia di Finanza e delle altre autorità preposte, che rilevano numerose violazioni sanzionate in campo amministrativo e penale.
La naturale conseguenza sfocia nella necessità di creare una disciplina organica di settore, mediante la formazione di un pacchetto normativo contenuto in un «Testo Unico sui preziosi e sulla gemmologia», così come emerso nelle tavole rotonde di approfondimento alla presenza dei rappresentanti del Ministero dell’Economia e delle Finanze, della Guardia di Finanza, dell’Oam (Organismo Agenti e Mediatori) e di Unioncamere tra gli altri. Beneficiando in tal modo tutta la filiera di un’operatività più agevole, compliant e redditizia per gli stessi, e producendo come effetto secondario anche maggiore valore per l’economia nazionale.
Non da meno, inoltre, appare l’esigenza di dotare, in materia di antiriciclaggio, gli Operatori professionali in oro (Opo) e Operatori compro oro (Oco) degli strumenti necessari per superare le criticità applicative derivanti dai decreti 231/07 e 92/2017, emerse anche dallo stesso Rapporto Annuale della Uif per l’anno 2022. Sul tema specifico è stata già manifestata agli enti competenti la piena disponibilità dell’Associazione Antico a ricoprire la figura di “Organismo associativo di riferimento” che assuma le funzioni tipiche dell’Organo di autoregolamentazione. Il tutto, a partire dall’attività di raccordo tra operatori in oro e istituzioni poste a presidio del riciclaggio, che attraverso l’elaborazione di linee guida comportamentali, conformi alle norme, e con relativi programmi di formazione, garantirebbero ai soggetti interessati una maggiore qualificazione tecnico normativa e professionale.
Il tutto, enfatizzato dalle recenti previsioni normative in arrivo con la VI direttiva antiriciclaggio, e soprattutto con il regolamento unico anti money laundering che prevede l’applicazione di specifici obblighi di adeguata verifica e di segnalazione in capo ai commercianti di metalli preziosi, pietre preziose e beni di elevato valore ivi compresi gioielli e orologi di valore superiore a 10mila euro.