Cittadini più protetti dal riciclaggio e dal terrorismo, questo il nuovo pacchetto di misure adottate dal Consiglio Europeo nell’ultima seduta plenaria che ha sancito il via libera definitivo sul pacchetto AML (Anti money laundering).
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Questo avverrà a partire dall’istituzione di una nuova Agenzia che avrà sede a Francoforte, che passerà al vaglio le attività espletate dai soggetti chiamati in causa a svolgere il proprio ruolo di prevenzione dei fenomeni di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo; il tutto, a discapito dei criminali organizzati, nonchè di frange terroristiche che avranno sempre meno spazio nell’utilizzo del sistema finanziario per finalità illecite.
Un nuovo Regolamento conterrà tutte le norme in materia direttamente applicabili a soggetti obbligati e aziende esercenti che consentirà di estendere e rafforzare i presidi di contrasto al riciclaggio nella collettività; altresì, sarà la nuova Direttiva (VI Direttiva AML) che provvederà a coordinare le organizzazioni delle Autorità nazionali preposte all’AML/CFT.
La novità, inoltre, consisterà nel fatto che saranno coinvolti a titolo di soggetti obbligati gli operatori del settore crypto, commercianti di beni di lusso e società e agenti di calcio.
In via generalizzata, il citato Regolamento AML dispone nuovi criteri rafforzati per la due diligence, Ivi inclusi gli approfondimenti sui titolari effettivi e pone un limite massimo di Euro 10.000,00 per i pagamenti da effettuarsi in contanti; naturalmente ogni Stato membro avrà la possibilità di andare in deroga al tetto massimo avanti indicato pur osservando le dovute prescrizioni specifiche.
I sistemi di contrasto al riciclaggio nazionali, fisiologicamente, assumeranno regole più chiare nei confronti delle Unità di informazione Finanziaria (FIU), nonchè verso gli Organismi nazionali deputati a raccogliere le informazioni ricevute dalle comunicazioni di operazioni sospette, meglio note come S.o.s., e Organi di vigilanza.
L’Autorità preposta eserciterà poteri di vigilanza sia direttamente che indirettamente sui soggetti obbligati e sulle categorie ad alto rischio nel settore finanziario.
Non resta quindi che attendere il completamento dell’iter legislativo che prevede ora la fase di pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea per poi entrare in vigore ma con delle dovute specifiche. Il Regolamento AML infatti si applicherà dopo tre anni dalla sua entrata in vigore, mentre per la Direttiva gli Stati membri avranno a disposizione due anni per recepire alcuni contenuti e ben tre per altri. Quanto, invece, all’Autorità AMLA, è stata fissata alla metà del 2025 la sua effettiva operatività.
Articolo Fiscal Focus Del 01-06-2024 (74.6 KiB)