Milano, 29 Settembre 2023
Gli istituti bancari devono assicurare che le procedure di mitigazione del rischio in materia antiriciclaggio non precludano, in via preventiva e generalizzata, l’accesso degli Operatori in Oro (e in particolar modo di chi esercita l’attività di compravendita di oggetti preziosi usati – compro oro), al rapporto di conto corrente.
Tanto, lo prevede un emendamento al D.L. Asset n° 104/2023, giunto all’approvazione in VIII^ Commissione del Senato grazie all’Associazione A.N.T.I.C.O. che ha lavorato al fianco delle Istituzioni competenti (a partire dal MEF nella persona del Sottosegretario On. Sandra Savino e dal Senatore On. Dario Damiani) durante tutto l’iter parlamentare fornendo gli elementi necessari alla definizione della misura in esame.
L’Associazione, infatti, sta perorando da anni la causa in difesa Operatori in Oro colpiti dal fenomeno di chiusura unilaterale del rapporto di conto corrente o diniego di apertura di nuovi rapporti in spregio a normative che obbligano alla relativa tenuta.
Nello specifico, l’emendamento al citato Decreto Legge (D.L. “Asset” n° 104/2023) interviene stabilendo importanti modifiche al Decreto Legislativo n° 231/07 per il superamento delle criticità legate all’accesso ai servizi finanziari; il tutto, con una maggiore stretta antiriciclggio in capo agli Istituti bancari.
Al termine degli ultimi lavori svolti in sinergia con le Istituzioni, il Presidente A.N.T.I.C.O. – dott. Nunzio Ragno esprime grande soddisfazione per il risultato ottenuto che afferma il riconoscimento di un diritto legittimo per i soggetti operanti nel settore che in mancanza di un conto corrente, sono impossibilitati ad operare.
Il successo per l’approvazione dell’emendamento è stato ratificato con l’incontro tra la delegazione di A.N.T.I.C.O. guidata dal Presidente – dott. Nunzio Ragno e il Sottosegretario al MEF – On. Sandra Savino e il Senatore On. Dario Damiano (firmatario dell’emendamento).
L’auspicio è che le banche si allineino in modo omogeneo a tale disposizione formulata sotto forma di raccomandazione, pena una possibile ed eventuale soccombenza in sede giudiziaria legata ad una non appropriata gestione del de-risking.
La Direzione Amministrativa
COMUNICATO STAMPA N° 3-2023 (756.9 KiB)