Con il rinnovo del protocollo d’intesa, si rafforza l’intelligence per la tutela del mercato e dei consumatori
Autore: Nunzio Ragno – Presidente di A.N.T.I.C.O. (Associazione Nazionale Tutela Il Comparto Oro)
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Screening potenziato per l’individuazione delle minacce più rilevanti e intensificazione delle sinergie ai fini del contrasto ai fenomeni di esercizio abusivo nel settore del credito, delle valute virtuali e degli oggetti preziosi. Sono questi i principali obiettivi alla base del rinnovato protocollo d’intesa ratificato il 18 settembre scorso, tra il Presidente dell’Organismo Agenti e Mediatori (OAM) Francesco Alfonso e il Capo di Stato Maggiore del Comando Generale della Guardia di Finanza Gen. Leandro Cuzzocrea, con l’intento di ottimizzare le reciproche forme collaborative e di efficientare le azioni di interscambio dati utili allo svolgimento delle attività di rispettiva competenza.
Il nuovo protocollo d’intesa, infatti, consolida gli intenti già siglati tra OAM e Guardia di Finanza nel 2019 ponendo ancor più attenzione alla necessaria salvaguardia dei mercati in cui operano le varie figure professionali ascrivibili al richiamato Organismo e, gioco forza, alla tutela dei consumatori che accedono ai relativi servizi. Tanto, attraverso una maggiore cooperazione e l’avvio di iniziative congiunte volte ad intercettare i rischi specifici a partire dalle condotte abusive che si annidano, tra gli altri, nel settore dell’intermediazione finanziaria, dei servizi relativi all’utilizzo di valuta virtuale e degli Operatori Compro Oro.
Il maggiore impegno profuso dalle parti in causa in ottica antiabusivismo, quindi, consentirà di rafforzare le azioni di contrasto ai fenomeni di riciclaggio, oltre che di elusione ed evasione fiscale, che minacciano la stabilità del sistema finanziario. L’esercizio delle citate attività economiche in assenza delle autorizzazioni richieste e in spregio alle disposizioni normative che stabiliscono misure di prevenzione, infatti, presta più facilmente il fianco al riciclaggio di beni e denaro di provenienza illecita con effetti negativi per il mercato e per l’Erario.
Per quanto avanti esposto, quindi, non passa inosservata la forte correlazione e propedeuticità tra i reati di riciclaggio, abusivismo ed evasione fiscale, così come si evince dai Processi Verbali di Contestazione emessi dalla Guardia di Finanza in sede di controllo. Uno schema operativo che permette di individuare tale connessione è riconducibile, ad esempio, al reimpiego nel sistema economico e finanziario delle somme sottratte illegalmente al Fisco configurando, di fatto, casistiche di riciclaggio; parimenti, è possibile osservare come le eventuali transazioni finanziarie eseguite in totale anonimato (abusivamente) e in assenza di misure di tracciabilità consentano di occultare operazioni soggette ad imposizione fiscale con un conseguente minor gettito per l’Amministrazione Finanziaria.
Alla luce di tutto ciò, il rapporto di partenariato in questione eleva maggiormente l’Organismo ad una vera e propria “Authority” promotrice di condotte improntate ai principi di legalità e trasparenza. Il tutto, consolidando le proprie funzioni di vigilanza esercitate per talune categorie professionali, nonché di presidio antiriciclaggio rivenienti dalla tenuta di specifici Registri, a partire da quello degli Operatori Compro Oro a cui i soggetti dediti alla compravendita di preziosi usati sono tenuti ad iscriversi pena esercizio abusivo dell’attività sanzionato penalmente ai sensi dell’art. 8 del D.lgs n° 92/2017. Soggetti che ad oggi sono rappresentati in seno all’Organismo medesimo da A.N.T.I.C.O. (Associazione Nazionale Tutela Il Comparto Oro), quale membro del Consiglio dei Partecipanti OAM.
Il ruolo dell’Organismo, inoltre, è destinato ad ampliarsi anche con specifico riferimento al rispetto della disciplina in materia di oro. Tanto, alla luce delle prossime modifiche alla Legge n° 7/2000 contenute nel Decreto Legislativo che adegua la disciplina valutaria nazionale alle norme che regolano i controlli sul denaro contante in entrata nell’Unione e in uscita dall’Unione (Regolamento UE 2018/1672). In base al nuovo impianto normativo della citata Legge n° 7/2000, infatti, le comunicazioni per l’esercizio professionale del commercio di oro saranno trasmesse all’OAM e non più alla Banca d’Italia. Questa nuova previsione normativa, quindi, sancirà il passaggio definitivo dell’Elenco degli Operatori Professionali in Oro all’Organismo Agenti e Mediatori attraverso la creazione di una nuova sezione al Registro Compro Oro già tenuto dall’OAM ai sensi del Decreto Legislativo n° 92/2017.
Il Decreto recante le suddette modifiche alla Legge oro, è all’esame delle commissioni parlamentari competenti per l’elaborazione dei relativi pareri; successivamente il testo approderà nuovamente in Consiglio dei Ministri per l’approvazione definitiva.
Articolo Fiscal Focus Del 21-09-2024 (84.5 KiB)