Milano, 20 Aprile 2021
In risposta ad una richiesta di consulenza giuridica avanzata dall’Associazione A.N.T.I.C.O., l’Agenzia delle Entrate ha chiarito i dubbi interpretativi legati alla corretta applicazione del regime di esenzione IVA di cui all’art. 10, comma 1, n° 11 del DPR 633/72 per l’oro da investimento.
Tali dubbi, infatti, sono sorti alla luce di un parare formulato dal Comitato IVA (UE) contenuto nel Working Paper n° 1000 del 19 ottobre 2020. In buona sostanza, secondo l’Organo Consultivo comunitario, potrebbero rientrare nel regime di esenzione IVA di cui all’art. 10, comma 1, n° 11 del DPR 633/72 anche le cessioni di oro con forma diversa dal lingotto e dalla placchetta e cioè oro in forma tonda, ovale o irregolare, purché:
- siano rispettati i requisiti sostanziali di composizione (purezza pari o superiore a 995 millesimi)
- siano rispettati i requisiti sostanziali di peso (superiore ad un grammo)
- i beni in oro con tali caratteristiche siano accettati dal mercato
Alla luce di quanto sopra rappresentato, su input di A.N.T.I.C.O., l’Agenzia delle Entrate è intervenuta sulla questione evidenziando che il contenuto del Working Paper n. 1000 del 19 ottobre 2020 non ha carattere vincolante e che allo stato attuale il Comitato IVA non ha ancora adottato linee guida sul punto.
In subordine, la stessa Agenzia ha chiarito che, in assenza di indicazioni condivise a livello comunitario, non sembra possibile un’interpretazione estensiva del regime di esenzione di cui all’art. 10, comma 1, n° 11 del DPR n° 633/72.
Pertanto, ne riviene che l’applicazione del regime di esenzione IVA, avanti citato, resta circoscritta al solo oro che possiede determinate caratteristiche di forma, peso e purezza di cui alla Legge n° 7/2000 (lingotti o placchette, peso superiore a un grammo, purezza pari o superiore a 995 millesimi) e che può essere o meno rappresentato da titoli.
Dunque, in mancanza anche di una sola delle predette proprietà e caratteristiche dei beni in oro (forma, peso e purezza), gli stessi devono considerarsi oro non da investimento, ovvero oro industriale e la relativa cessione è imponibile con obbligo di assolvimento dell’IVA da parte del cessionario soggetto passivo mediante l’applicazione del meccanismo del reverse charge di cui all’art. 17, comma 5, del Decreto IVA.
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La Direzione Amministrativa
CIRCOLARE N° 14-2021 (1.0 MiB)