A.N.T.I.C.O. richiede al Ministero dello Sviluppo Economico la necessaria ripresa delle attività esercitate dagli Operatori Professionali in Oro di cui alla L. n° 7/2000 (Banco Metalli, Industrie di lavorazione di metalli preziosi, Fonderie, ecc.)
Milano, 09 Aprile 2020
Con una della propria Direzione Amministrativa, l’Associazione ha chiesto al MISE e alle Istituzioni competenti di far riprendere lo svolgimento delle specifiche attività di commercio, produzione e lavorazione di oro da investimento e di materiale d’oro ad uso industriale (Banco Metalli e industrie Fonderie) al fine di al fine di garantire alle imprese di settore e, di riflesso ai cittadini privati, una fondamentale fonte di approvvigionamento di risorse liquide che, in questo particolare frangente, risulterebbe di estrema utilità; oltre, all’intento di evitare un blocco generale dell’intera filiera di produzione e trasformazione di oro.
Le richieste avanzate da A.N.T.I.C.O. si fondano sulle seguenti, già note, motivazioni:
a) l’attività di commercio di oro (rif. legge n° 7/2000), rappresenta, per alcuni versi, attività assimilate a quelle rappresentate da transazioni di beni e servizi finanziari (attualmente consentite), in quanto riferite allo scambio di beni fungibili con valori fluttuanti (oro e metalli preziosi) di mercato, il cui corrispondente controvalore in denaro è sottostante ai beni medesimi;
b) l’attività specifica di “commercio di oro”, rivendica un ruolo di tutela di una funzione sociale, mettendo in condizione il privato cittadino (non bancabile) di monetizzare, nell’immediatezza, l’equivalente valore monetario posseduto oro. Aspetto che assume, più che mai, preminente importanza in questo particolare frangente di arresto dell’economia e che si contempera con l’esigenza di “bisogno” delle persone;
c) l’attività specifica di “commercio di oro”, rappresenta a tutti gli effetti un attività esercitata al netto di assembramenti, contatti diretti ed alta affluenza di persone, in quanto le operazioni commerciali di oro vengono svolte in modo separato da cliente a cliente, rispettando così un congruo lasso di tempo distanziato tra una operazione e un’altra; a ciò va aggiunto che, per motivi di pubblica sicurezza, vi è tra il cliente e l’operatore commerciale una paratia fatta di vetro, ferro e/o altri materiali, che separa fisicamente i soggetti coinvolti nell’operazione.
COMUNICATO STAMPA N° 3-2020 (716.4 KiB)